Barisciano

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Barisciano

bariscianoPercorrendo la strada statale 17 dell’Appennino Abruzzese, a 18 Km. Dall’Aquila, si incontra il bivio per Barisciano. Il paese si distende ai piedi di un colle coronato dai ruderi del suo castello fortilizio dal quale nel 1424 i Bariscianesi contrastarono eroicamente l’avanzata di Braccio Da Montone verso L’Aquila. Fondato tra il V e il VII secolo, il paese si ingrandì per l’estinzione delle circostanti “ville”, Villa San Basilio, Villa Sant’Angelo, Bariscianello e Santa Maria di Forfora, che si sono aggiunte al nucleo originario di San Flaviano e Santa Maria di Serra.

Nel corso degli anni Barisciano fu soggetto a  numerosi feudatari,  alla fine del ‘500 perviene alla famiglia dei Caracciolo prima e al Capitano Giovanni de Vargas dopo. In seguito passa ai Di Paola, agli Sciaca, ai Rovito per finire nuovamente ai Caracciolo. Il Centro storico del paese, pur avendo un tracciato urbanistico con elementi risalenti al Medioevo è caratterizzato da una struttura urbana di più recente classificazione.

 Degne di visita sono le chiese del paese: bariscianolaghetti

Santa Maria di Valleverde, del XVI sec, la cui facciata è caratterizzata da un portale fiancheggiato da due finestre quadre a timpano. Bellissimo il soffitto a cassettoni in legno, attualmente in corso di restauro, con sfondo oltremare cosparso di stelle dorate. All’interno vi sono tre sculture attribuite alla scuola dell’Ariscola e del suo discepolo Silvestro dell’Aquila. Presenta una sola nave con otto Altari oltre quello Maggiore, in marmo del luogo. L’edificio esternamente è completato da un porticato  su cui poggia un edificio che nei periodi di epidemie fungeva da lazzaretto e da un campanile a vela del 1765.

Santa Maria del Carmine, è una piccola chiesa rettangolare, situata nella parte alta del paese, nel quartiere di Macchiala. Bella è la facciata in pietra in ottime condizioni, ha cinque altari compreso il Maggiore.

bariscianogreggeSanta Maria di Capodiserra, costruita intorno al 1300, attualmente non rispecchia più la pianta originaria, ma si presenta con un ingresso laterale con un bellissimo portale rettangolare in pietra, l’architrave presenta un fregio in cui fa spicco sul lato destro un quadrupede alato con la testa di uccello. All’interno troviamo resti di affreschi e nella seconda sala rettangolare, sulla sinistra, parzialmente tagliato dall’apertura di una porta, troviamo l’affresco quattrocentesco della Pietà dipinto da Giovanni di Pace di Castel del Monte, con una bellissima cornice  in pietra. Caratteristica è l’acquasantiera di pietra infissa al muro per una mano in rilievo che la sorregge.

Chiesa di San Flaviano, posta al centro del paese presenta una interessante facciata tardo seicentesca in pietra. L’interno a tre navate conserva intatto un organo ligneo intagliato e dorato e un fonte battesimale del ‘500.

Santa Maria della Pietà di Collerotondo, è situata al di fuori dell’abitato ed è l’unica ormai inesorabilmente perduta. Risalente al seicento è rimasta per anni abbandonata all’usura del tempo e purtroppo dell’uomo. All’interno quasi intatto l’affresco seicentesco dell’Altare Maggiore raffigurante la Pietà.bariscianotroglosg

San Colombo, la chiesa originariamente chiamata  Santa Maria d’Asprino è attigua al convento quattrocentesco appartenuto ai religiosi  del Terzo Ordine Francescano soppressi nel 1805. La chiesa è ad una sola navata, presenta quattro Altari oltre il Maggiore, sotto al quale vi era l’urna contenente il corpo di San Colombo, trafugata insieme al bellissimo ed antichissimo coro con stalli in noce lavorata e agli arredi. La chiesa insieme all’attiguo convento è stata recentemente opera di ristrutturazione da parte del Comune e dell’Ente Parco Gran Sasso Monti della Laga che l’hanno restituita alla comunità nella nuova veste di Dimora Storica Ricettiva con punto informativo del Parco.

San Rocco, si presenta appoggiata alla torre meridionale del Castello che sovrasta il paese. Sull’unico altare conserva la statua lignea di San Rocco eretta a memoria della peste del 1526. Conserva affreschi cinquecenteschi.